Alpinisti partecipanti
Donatella Barbera (medico della spedizione)
Gian Luca Cavalli (CAAI Gruppo Occidentale)
Anna Fiorina
Enrico Rosso (Guida Alpina)
Marcello Sanguineti (CAAI Gruppo Occidentale)
Obiettivi
Esplorativo: traversata completa della cordigliera, documentando con due droni l’evoluzione degli apparati glaciali negli ultimi 25-30 anni. Le guide e le cartine più recenti risalgono al 2005 e si basano su documentazione antecedente anche di molti anni, è quindi necessario acquisire nuova documentazione fotografica.
Alpinistico: apertura di una via nuova nei gruppi montuosi Puscanturpa-Trapecio-Jurau.
Attività svolta e condizioni riscontrate
Abbiamo riscontrato condizioni estremamente secche, con ghiacciai in evidente sofferenza e avvicinamenti alle pareti particolarmente complicati. Gli accessi alle linee di salita che abbiamo preso in considerazione per aprire una via nuova erano molto difficoltosi, a causa del ritiro degli apparati glaciali e della presenza di tratti rocciosi instabili. Per questi motivi, abbiamo cambiato obiettivo varie volte e siamo stati costretti a perdere giornate in un logorante lavoro di trasporto materiale verso i campi alti e ri-trasporto verso valle, alla volta di un nuovo obiettivo. Ad esempio, abbiamo dovuto rinunciare alla via originariamente pensata sul pilastro del Puscanturpa (5852m), viste le condizioni estremamente secche. In seguito, abbiamo dovuto rinunciare alla via pensata sulla cresta NE dello Jurau F (o Quesillo, 5537m), non essendo stato possibile trovare un accesso dal Campo Alto alla cresta, a causa del ritiro glaciale e della presenza di strutture rocciose instabili. Ci siamo infine concentrati sul Trapecio (5633m), dove abbiamo considerato tre possibilità.
- - Spigolo SE: lo abbiamo scartato perché presenta un lungo tratto esposto a due enormi seracchi.
- - Cresta NE: l’abbiamo scartata perché dal Campo Alto non eravamo in grado di valutarne in modo affidabile le condizioni.
- - Parete E centrale: è questa la via che abbiamo preso in considerazione.
Dal Campo Base (Campo Huayhuash, 4345 m) siamo saliti per allestire un Campo Alto a circa 5000m. Il giorno successivo abbiamo iniziato a scalare dapprima su pendii glaciali fino a circa 65°. La via prosegue con tiri in goulotte, che presentano tratti verticali e superano seracchi, fino a quota 5520m circa. Qui abbiamo trovato stalattiti instabili e una seraccata strapiombante, il cui tentativo di superamento avrebbe comportato rischi che abbiamo ritenuto eccessivi - anche tenuto conto della qualità del ghiaccio, della precarietà delle protezioni e delle strutture stalattitiche sovrastanti. Abbiamo anche considerato la possibilità di uscire più a sinistra, dove sembrava esserci un tratto di misto forse percorribile fino alla cresta sommitale, dal quale però ci separava un lungo traverso su placche rocciose improteggibili. Quindi, arrivati a soli 120m circa dalla vetta (sic!), abbiamo dovuto rinunciare e a malincuore siamo rientrati al Campo Alto, dapprima con una serie di doppie su abalakov e fittoni, poi in disarrampicata.
Ridiscesi al Campo Base, a quel punto è rimasto giusto il tempo di terminare l’attraversamento della cordigliera, come da programma, e di concludere l’attività di documentazione con le immagini da acquisire tramite droni, fino ad arrivare all’altra estremità della Huayhuash, dove era programmato il punto di “pick up”.
Considerazioni conclusive
Non ci aspettavamo di trovare condizioni così complesse per gli avvicinamenti alle montagne e gli accessi alle pareti. Con il “senno di poi”, sarebbe stato prezioso aver avuto a disposizione qualche giorno in più per tentare l’apertura di un’altra via.
La spedizione è stata caratterizzata da un alpinismo di esplorazione e ricerca, reso particolarmente interessante e impegnativo dalle condizioni riscontrate negli apparati glaciali e nella qualità del ghiaccio.
La spedizione è stata patrocinata da CAI Biella, CAAI, Società Pietro Micca, Associazione Montagna Amica e Hotel Vesuvio Rapallo. Gli sponsor di materiale tecnico sono stati Karpos, Ferrino, Crispi e Wild Climb.
Cronologia
10/6 Partenza dall’Italia e arrivo a Lima.
11/6 Trasferimento a Huaraz (3052m).
12/6 Giornata a Huaraz per l’organizzazione.
13/6 Trasferimento in jeep da Huaraz a Queropalca (3831m). Allestimento campo e pernottamento.
14/6 Da Queropalca a Laguna Caruacocha (4138m), ai piedi di Ninashanca, Jirishanca, Yerupaja e Siula. Allestimento campo e pernottamento.
15/5 Da Laguna Caruacocha al Campo Huayhuash (4345m), attraverso Laguna Siula, Laguna Gangrajanca e Passo Siula (4834m), di fronte a Yerupaja, Siula, Sarapo e Carnicero. Allestimento campo e pernottamento, ai piedi di Jurau D, Jurau E, Jurau F e Trapecio.
16/6 Partenza verso il Puscanturpa (5652m), attraverso il Passo Trapecio (5000m). Dal Passo Trapecio il Puscanturpa appare estremamente secco, quindi decidiamo di rinunciare all’idea originale di salirlo e torniamo al Campo Huayhuash. Studio delle pareti e definizione del nuovo obiettivo: Trapecio o Jurau F (o Quesillo, 5600m), cresta NE.
17/6 Trasporto del materiale dal Campo Huayhuash verso le pareti di Trapecio e Jurao F. Rientro al Campo Huayhuash (4345m).
18/6 Riposo al Campo Huayhuash (4345m).
19/6 Dal Campo Huayhuash al deposito materiale e da qui al Campo Alto dello Jurau F. Allestimento del Campo Alto (un gruppo di tre) e salita sulla cresta NE per valutare le condizioni di accesso (altri due). Non avendo trovato possibilità di accesso alla cresta NE, dove avevamo progettato la salita, rientriamo al Campo Alto, disallestiamo il campo e rientriamo al Campo Huayhuash (4345m). Studio delle pareti e definizione del nuovo obiettivo: Trapecio (5653m), parete E.
20/6 Dal Campo Huayhuash (4345m) alla base della parete E del Trapecio. Allestimento del campo e pernottamento.
21/6 Tentativo di apertura di una via sulla parete E del Trapecio. Ci arrestiamo a circa 130m dalla vetta, a causa di cornici, stalattiti instabili e seraccate strapiombanti che non consentivano di essere superate se non con rischi eccessivi. Rientro al Campo Alto e da questo al Campo Huayhuash (4345m).
22/6 Campo Huayhuash-Campo Elefante Pampa (4450m), attraverso il Passo Trapecio (5000m).
23/6 Campo Elefante Pampa-Campo Cutatambo (4265m), attraverso il Passo Santa Rosa (5000m), di fronte a Huacrish, Rasac, Yerupaja, Sarapo, Siula e Carnicero.
24/6 Campo Cutatambo- Huayllapa (3500m), attraverso il Colle Tapush (4770m).
25/5 Huayllapa – Campo Gashpapampa (4450m), sotto il Diablo Mudo.
26/6 Campo Gashpapampa – Campo Jahuacha (4150m), ai piedi di Rondoi, Jirishanca e Yerupaja.
27/6 Campo Jahuacha – Llamac (3300m). Trasferimento in jeep da Llamac a Huaraz.
28/6 Giornata a Huaraz.
29/6 Trasferimento da Huaraz a Lima e poi rientro in Italia.