Bivacchi

Club Alpino Accademico Italiano
Mercoledì, 21 Ottobre 2015 23:22

Si trova poco sotto il Passaggio della Vergine, alla base della cresta est della Punta Kennedy, 200 m a ovest della Sentinella della Vergine. Collocato nel 1928 alla memoria dell’alpinista lombardo Angelo Taveggia e caduto nel 1926 in un tentativo di salita solitaria della parete nord-est del Roseg.

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 23:14

Anno di costruzione: 1925 (sostituito nel 1994).

Posti letto - quota: 12 - mt. 3.216

Accesso: Dalla diga di Place Moulin h. 5.30. Sentiero solo nella prima parte; in seguito si può considerare come ascensione facile, con tratti di terreno infido. Dalla diga si segue l’itinerario del rifugio Aosta fino a oltrepassare il torrente che scende dal settore meridionale del ghiacciaio delle Grandes Murailles, ma prima del grande ometto di sassi (m. 2250 circa). Il versante occidentale della Tête des Roèses è costituito nella sua parte inferiore da bastionate rocciose alternate a ripide terrazze d’erba, che bisogna superare. Si utilizza un ripido canale erboso dapprima, roccioso e detritico poi, che porta a una zona di terrazze. L’imbocco del canale è situato sopra una ripida zona morenica, prima della marcata curva del ghiacciaio delle Grandes Murailles. Si sale il canale su zolle erbose e sfasciumi a tratti molto ripido. Dopo una strozzatura rocciosa (3 metri, II grado), il canale piega a destra e sale detritico fino a una zona erbosa di terrazzi  (m. 2700 circa). Si attraversano verso destra questi terrazzi per circa 200 metri (ometto), cioè fin quasi a un torrentello; poi, superate alcune roccette, si esce dalla ripida bastionata e ci si trova su una comoda dorsale erbosa che sale verso la larga Tête des Roèses. La si risale tutta (h 1.50), poi si superano facilmente le roccette bagnate che seguono e subito sopra si piega decisamente a sinistra. Con ardita diagonale su grossi detriti si oltrepassa la base della cresta ovest della Tête, quindi si sale direttamente nel canale roccioso che si apre subito a nord della cresta stessa, dove il canale, dopo circa 60 metri si allarga e forma un cono detritico e nevoso; si oltrepassa verso destra la cresta dietro la quale sorge il bivacco (h.5.20). (Da G. Buscaini Alpi Pennine vol. II).

Ascensioni principali: Dent d’Herens, Grandes Murailles, P. Budden.

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 23:09

Posto all’estremità del crestone nord-ovest della Roccia Viva che divide i ghiacciai di Gran Crou e di Money. Costruito nel 1930 è un bivacco “vecchio stile”, cioè di tipo basso alto m. 1.25, largo m 2.25  e profondo m. 2. Dedicato ad Alessandro Martinotti, di origine biellese, caduto sul Monte Mars (prealpi biellesi) nel 1927.

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 23:02

Si trova nell’alta val Torrone (valle laterale della val di Mello), presso lo zoccolo meridionale della Punta Ferrario. Fu collocato nel 1947 alla memoria di Antonio Manzi, comandante partigiano fucilato nel 1944. Sostituito nel 1994 con il contributo della Sezione C.A.I. di Monza (mutando l’originaria denominazione in Manzi-Pirrotta).

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 22:06

Il bivacco attuale sorge sulla cresta Sud-Ovest del Pic Eccles e sostituisce l’originale del 1939 andato disttrutto nel 1952, probabilmente per l’esplosione di un fornello a benzina.

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 21:57

Situato al Colle d’Estellette a settentrione delle Pyramides Calcaires tra l’Aiguille des Glaciers e l’Aiguille d’Estellette, è un bivacco “vecchio stile”, cioè di tipo basso, alto m. 1.25, largo m. 2.25 e profondo m. 2. Dedicato ad Adolfo Hess, tra i promotori e fondatori del C.A.A.I. del quale, succedendo a Borelli, fu presidente negli anni 1924-1925. Fu anche il disegnatore del distintivo del C.A.A.I. Ideatore e realizzatore dei bivacchi fissi, primo salitore della Aiguille de la Brenva e della Tour e Dent de Jetoula.

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 21:45

Si trova al passo di Mello, insellatura che separa il gruppo del Disgrazia a est dallo spartiacque Masino-Malenco-Bregaglia a ovest, e mette in comunicazione la val Sissone (Malenco) a nord e la valle Cameraccio (Masino) a sud. Collocato nel 1948 alla memoria degli alpinisti Nando Grandori, caduto nel 1945 sulla parete nordovest del Civetta, e Carla Odello caduta nell’inverno 1944 sulla Cima di Vazzeda.

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 21:39

Anno di costruzione: 1971

Posti letto: 12 - Quota:  1.847 m

Caratteristiche: il Bivacco Gandolfo è situato a 1847 metri s.l.m. su un pronunciato sperone nell’alto Vallone del Dragonet, attorniato da uno stupendo anfiteatro naturale formato dalle cime aguzze del gruppo delle Aste e del Dragonet. È costituito da un fabbricato in muratura ad un piano, con sottotetto agibile. È composto di due locali, uno adibito a cucina ed uno a dormitorio con una capacità di dodici posti letto; è anche dotato d’illuminazione elettrica alimentata da un impianto fotovoltaico. E' stato oggetto di manutenzione straordinaria nel 2024, sotto il coordinamento di Anselmo Giolitti. Anche il sentiero di accesso è stato risistemato.

Il 13 agosto 2024, con una cerimonia seguita da decine di appassionati di montagna, la struttura, di proprietà del Club Alpino Accademico Italiano, è stata ufficialmente intitolata anche a Matteo Campia, forte alpinista cuneese che ne promosse la costruzione a ricordo di Niculin Gandolfo, suo compagno di cordata e altro nome famoso dell’alpinismo cuneese, scomparso nel 1961. Come ha ricordato Fulvio Scotto, Presidente del Gruppo Occidentale del CAAI, si è voluto ricostituire idealmente la cordata che per una ventina di anni, tra la metà degli anni Trenta e la metà degli anni Cinquanta, praticò assiduamente su queste montagne un alpinismo di esplorazione e di avventura con autentico spirito accademico. Il Bivacco si chiamerà quindi da ora BIVACCO CAMPIA-GANDOLFO.  Vedi anche: La Guida, Cuneodice.it

Nella cucina sono presenti:

eggi anche 
- una cucina a gas funzionante, alimentata da una bombola a gas piena e una di scorta;
- stufa a legna funzionante (verificato tiraggio) con un minimo di legno a disposizione;
- lavello con sottolavello e pensile con pentole e stoviglie a disposizione. Presenti adesso anche alcuni strofinacci e detersivo piatti;

E' presente un impianto fotovoltaico che alimenta due plafoniere nella cuncina e una nella zona notte. La centralina è datata ma funzionamente, la batteria sostituita nuova così come plafoniere e lampade a led.

Nella zona notte ci sono dodici letti a castello con materassi nuovi con coprimaterasso, cuscini con federe e due coperte per ogni letto. Sono ancora disponibili ulteriori coperte, coprimaterasso e federe opportunamente imbustate nel sottotetto.

Ulteriori dotazioni: scopa, paletta, piccone, sega da legno


Dal punto di vista alpinistico, serve soprattutto per le ascensioni alle Cime del Dragonet e a quelle dell’Asta Soprana e Sottana per gli impegnativi itinerari dei versanti Nord e Ovest. 

Accesso: da S.Anna di Valdieri (ore 2.30) Dal ponte della Vagliotta sul Gesso della Valletta m. 1115, tra Tetti Gaina e Tetti Niot, attraversato il torrente, una ex mulattiera di caccia prende a salire con numerosi tornanti in mezzo a boschi di faggio. Il sentiero per il bivacco N. Gandolfo si mantiene sulla destra rispetto a quelli per il bivacco Costi-Falcherio e per la Capanna Barbero ( 2 ore circa)

Ascensioni principali: Asta Sottana, Cima del Dragonet.

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16 DSCF1911 foto N.VillaniAgosto 2024 - Reintitolazione- Ph N.Villani

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targa Bivacco Campia Gandolfo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

02 DSC01439 foto F.ScottoAl centro il Vallone del Dragonet con illuminata dal sole la parete nord est della Cima del Dragonet con a sin , in ombra l’aguzza Guglia del Dragonet e la Parete Nord dell’Asta Soprana - Ph F. Scotto

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20240614 104149Lavori di manutenzione straordinaria del 2024 - Ph A. Giolitti

 

20240614 103522Lavori di manutenzione straordinaria del 2024 - Ph A. Giolitti

 

 

 

 

 

 

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 18:59

Situato al ghiacciaio del Prè de Bar. Dedicato a Cesare Fiorio, socio onorario del C.A.A.I., apprezzato collaboratore della rivista mensile e del bollettino. Pubblicò con Carlo Ratti un volume sui pericoli dell’alpinismo ed il modo di evitarli. Fu anche autore con i compagni di cordata Vigna e Mondini di una monografia sulla Valpelline.

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 18:34

Nel vallone della Gura da Forno Alpi Graie. – Distrutto nell’inverno 2009 e, attualmente non rimpiazzato.

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 18:27

 

ATTENZIONE

IL BIVACCO DELLA SASSA RISULTA AD OGGI - MAGGIO 2020 - COMPLETAMENTE DISTRUTTO E DEL TUTTO INAGIBILE ANCHE PER EMERGENZA

Il Bivacco della Sassa inagibile

Anno di costruzione: 1929 (sostituito nel 1988).

Posti letto - quota: 15 - mt. 2.973

Mercoledì, 21 Ottobre 2015 17:53

Collocato nel 1968 a 200 metri circa a sud del punto di passaggio del sentiero tra il Rifugio Contrin e il Rifugio Falier, al passo Ombretta, profonda sella detritica che separa il massiccio della Marmolada (a nord) da quello dell’Ombretta (a sud). Dedicato alla memoria dell’alpinista accademico Marco Dal Bianco, perito nel 1967 per incidente stradale.

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