Bivacchi

Club Alpino Accademico Italiano
Lunedì, 22 Ottobre 2018 13:32

NUOVA WEBCAM AL COL DE LA FOURCHE

E' stata installata una nuova webcam al nostro bivacco Alberico-Borgna al Col de la Fourche.

Trasmette in tempo reale immagini  del versante Brenva del Monte Bianco ed è visualizzabile al seguente link:  WEBCAM FOURCHE

Installazione ad opera della ditta Barbolini di Firenze.

Ultima immagine webcam

Martedì, 09 Ottobre 2018 21:37

Stili a confronto.

Il diverso modo di approcciare le grandi montagne da parte dei quattro alpinisti invitati come relatori al Convegno Nazionale CAAI di Barzio sabato 6 ottobre 2018.

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I relatori. Da sinistra: Marcello Sanguineti, Luca Schiera, Fabio Valseschini, Denis Urubko.

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Luca Schiera, Fabio Valseschini, Denis Urubko

 

 

Fabio Valseschini, Luca Schiera, Marcello Sanguineti e Denis Urubko hanno raccontato il loro modo salire le montagne e la filosofia che vi sta dietro.

Un quadro fresco e spontaneo che ha offerto una panoramica di sicuro interesse sulle motivazioni profonde e le aspettative diverse di persone che interpretano quattro ben diversi modi di affrontare le grandi ascensioni e, probabilmente, la vita.

 

 

Mercoledì, 03 Ottobre 2018 18:41

Sabato 6 e domenica 7 ottobre si svolgerà a Barzio/LC il Convegno Nazionale 2018.

In allegato la locandina dell'evento.

Venerdì, 10 Agosto 2018 10:44

Tutti gli arretrati disponibili degli Annuari CAAI sono acquistabili on line con spedizione gratuita sul sito dell'editore IDEAMONTAGNA   

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Giovedì, 12 Luglio 2018 17:13

MAURIZIO GIORDANI vince il Pelmo d'Oro 2018 per l'alpinismo in attività

Ecco le motivazioni della giuria:

"Rientra a pieno titolo tra le eccellenze dell'alpinismo italiano. Affascinato dalla gigantesca parete d'argento della regina delle Dolomiti, la sud della Marmolada, comincia fin dagli albori della sua attività alpinistica a legare ad essa il suo nome. Vi aprirà vie nuove di continuità estenuante e difficoltà estrema, e vi compirà prime ripetizioni invernali e in solitaria di vie simbolo come la via Attraverso il pesce e Tempi moderni. Si afferma anche come il maggior conoscitore di questa parete, ripetendone la maggior parte degli itinerari e dando alle stampe due accurate guide e un libro, Marmolada, sogno di pietra,  impreziositi dalle sue splendide foto"

 

Lunedì, 04 Giugno 2018 23:07

MARIANO FRIZZERA, Accademico del Gruppo Orientale, è stato nominato Socio Onorario del CAI nel corso dell’Assemblea dei Delegati di Trieste del 26-27 maggio 2018.

Grandi imprese, dedizione al lavoro e profonda umanità nei rapporti interpersonali sono le caratteristiche che hanno fatto meritare questo prestigioso riconoscimento, come ha ricordato all’Assemblea il Presidente generale del CAAI Rampini.

A Mariano gli auguri di tutti i soci.

Domenica, 03 Giugno 2018 23:44

 

Nel corso dell’Assemblea dei Delegati CAI a Trieste sabato 26 maggio ha avuto luogo la cerimonia di premiazione dei candidati

al conferimento del Premio Paolo Consiglio 2018.

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Matteo della Bordella e David Bacci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il riconoscimento è attribuito ogni anno dal CAI ad una o più spedizioni extraeuropee.

L’individuazione e la proposta delle candidature è demandata alla Sezione Nazionale CAAI.

A seguito della modifica del Regolamento del Premio del 2016, il riconoscimento viene attribuito a spedizioni a prevalente composizione giovanile.

Quest’anno si è ritenuto di premiare ex aequo due spedizioni, tra loro molto diverse, ma accomunate da più elementi: formate da giovani,

spedizioni leggere e quindi a basso impatto ambientale, autogestite, con spiccato carattere di avventura ed esplorazione, oltre a contenuto tecnico rilevante.

SPEDIZIONE PATAGONIA 2018 CERRO RISO PATRON

Composta da Matteo della Bordella e Silvan Schüpbach, due alpinisti entrambi giovani ma di già ottima esperienza. Riconoscimento assegnato “a progetto”, in esecuzione al momento della delibera di proposta. La spedizione ha raggiunto l’obiettivo prefissato, la prima salita lungo una grandiosa via di ghiaccio della Cima Sud del Cerro Riso Patron, una delle montagne più remote ed isolate della Patagonia. La spedizione ha operato “by fair means” con lungo avvicinamento a piedi e oltre 100 Km in kayak.

 http://www.planetmountain.com/en/news/alpinism/cerro-riso-patron-in-patagonia-matteo-della-bordella-silvan-schupbach-climb-new-route.html

SPEDIZIONE ALASKA 2017

Composta dai giovani Luca Moroni e David Bacci per la ripetizione della Diretta Slovacca al Denali. Aperta dai fortissimi slovacchi Blajez Adam, Tono Krizo e Franticek Korl nel 1984, la via supera con 2800 m di dislivello e più di 3000 m di arrampicata l’enorme parete sud e conta oggi, dopo oltre trent’anni, solo sette ripetizioni.

Si tratta di un itinerario di estremo impegno ambientale, tecnico ed alpinistico sulla montagna più alta del Nord America, percorso in cinque giorni da Moroni e Bacci.

Un’impresa alpinistica di grande valore, che ha avuto sui media risalto molto inferiore ad altre salite, magari prime e molto sponsorizzate, ma sicuramente inferiori come ingaggio e come avventura. Uno spunto anche di riflessione sul rapporto tra alpinismo e media.

 http://www.mountlive.com/bacci-e-moroni-prima-ripetizione-italiana-del-denali-via-degli-slovacchi/

CONCLUSIONI E MOTIVAZIONI

Due esempi diversi e complementari di sviluppare un’avventura piena, ancora possibile sia come scoperta di nuovi itinerari sia come ripetizione di salite che rimangono di elevatissimo ingaggio per chiunque vi si voglia cimentare. Avventure complete, concepite ed attuate in autonomia da giovani alpinisti italiani e da pubblicizzare come stimolo ed esempio per un recupero dei giovani al grande alpinismo di avventura, dove la difficoltà tecnica è solo una delle componenti e si accompagna necessariamente a doti personali importanti come la progettualità, l’impegno, la capacità di valutare le proprie potenzialità e il coraggio di esprimerle al massimo.

 

Martedì, 29 Maggio 2018 23:20

 

Spedizione del Club Alpino Italiano e JTB (Jordan Tourism Board) nella inesplorata zona del Wadi Sulam in Giordania

 Il socio Maurizio Oviglia relaziona con la consueta precisione i risultati della spedizione esplorativa svoltasi dal 22 al 29 aprile 2018 in una zona alpinisticamente inesplorata della Giordania.

Alla spedizione hanno partecipato diversi soci CAAI.

Di seguito il link all'articolo pubblicato su PLANETMOUNTAIN.

http://www.planetmountain.com/it/notizie/arrampicata/arrampicata-in-giordania-nuovo-vie-nella-zona-del-wadi-sulam.html

 

Lunedì, 28 Maggio 2018 23:47

Convegno primaverile del Gruppo Orientale del CAAI

Castelnuovo Monti/RE 19/20 maggio 2018

 

A Castelnuovo Monti, nell’Appennino reggiano ai piedi della Pietra di Bismantova, si è tenuto il Convegno primaverile 2018 del Gruppo Orientale del CAAI.

Si ringrazia per il supporto logistico ed organizzativo la locale Sezione del CAI, guidata dall’inossidabile Ginetto Montipò.

Dopo il saluto delle autorità, dal Sindaco di Castelnuovo Monti al Presidente del Parco Nazionale nel quale si colloca Bismantova, e dopo il saluto del Presidente generale Alberto Rampini, il primo ospite della giornata, Matteo Bertolotti, Presidente CNSASA Lombardia e animatore del Gruppo Sass Baloss, ha tracciato una interessante e documentata storia alpinistica della Pietra di Bismantova, della quale fra l’altro ha compilato di recente una apprezzata guida alle arrampicate, assieme all’Accademico trentino Diego Filippi. In allegato un breve sunto della storia alpinistica di Bismantova elaborato dallo stesso Matteo, che ringraziamo.

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Matteo Bertolotti                                                                                                                               Alessandro Baù

 

Alessandro Baù, Accademico e Guida Alpina, e Nicola Tondini, Guida Alpina, hanno introdotto e sviluppato il tema specifico del Convegno” Etica, sicurezza e tradizione”, seguiti da un pubblico attento e qualificato, che si è reso alla fine protagonista di un interessante dibattito.

In estrema sintesi, il risultato condiviso della relazione e del dibattito propone un approccio discreto e conservativo alle grandi vie storiche, capolavori da conservare e valorizzare nel modo più soft possibile, per preservarli dal degrado del tempo, documentarli e proporli agli alpinisti di oggi, che siano intenzionati e preparati a percorrerli con lo stesso spirito di avventura che animò a suo tempo gli apritori.

Nicola Tondini

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Questo non significa opposizione a qualsiasi opera di bonifica, ma si ribadisce che eventuali interventi dovrebbero avvenire nel tempo, a cura dei ripetitori e non sulla base di interventi sistematici e pianificati.

La “bonifica” e “messa in sicurezza” delle vie classiche è un obiettivo fuorviante, nella convinzione che la sicurezza prima deriva dalla preparazione, dall’approccio graduale e dalla consapevolezza anche culturale dei frequentatori.

In questa prospettiva si è sottolineata l’importanza del fattore educativo e formativo svolto dalle Scuole del CAI.

Mercoledì, 23 Maggio 2018 00:41

 

Al Palafiemme di Cavalese  sei incontri dedicati all'alpinismo ed ai suoi protagonisti

 

Mercoledì, 09 Maggio 2018 22:43

Sabato 19 maggio a Castelnuovo Monti si terrà il Convegno di primavera 2018 del Gruppo Orientale.

Tema del convegno: Etica, sicurezza e tradizione.

Mercoledì, 28 Febbraio 2018 22:06

 

Solare parete ben visibile percorrendo la statale della Valsugana SP47 da Bassano a Trento già in prossimità dell’abitato di Solagna e ben distinguibile salendo per la strada che sale da Valstagna a Foza.

La parete si appoggia su una ripida dorsale erboso rocciosa che sprofonda verso la Val Frenzela e forma a sinistra una lunga bastionata di altezza variabile dai 250 ai 100 metri che termina con la falesia della “Val Frenzela”.

Tale bastionata è interrotta a metà da un ripido canale che sale verso l’altopiano.

A destra la bastionata prosegue, dopo una rientranza, con la parete dell’edera e si abbassa verso la dorsale che forma spartiacque con la Val Vecchia(la valle percorsa dalla strada SP73 Valstagna-Foza).

Vi sono varie modalità per accedere alla parete a seconda delle stagioni e naturalmente in base alle condizioni di innevamento; la parete data la sua favorevole esposizione è percorribile anche in pieno inverno.

Si può accedervi facilmente dall’alto raggiungendo l’abitato di Foza per poi portarsi verso la chiesetta di San Francesco.

Dalla chiesetta dirigersi verso il piazzale della croce e imboccare a ritroso il sentiero Pierino della Zuanna.

Dal bivio immediatamente sotto un saltino roccioso(panchina del “Generale”), andare a destra(di marcia e con alcuni ripidi tornanti(attenzione in caso di terreno bagnato)portarsi sotto la parete dell’edera.

Già dalla panchina del “Generale”si ha un bella vista sulla parete.

Dalla parete dell’edera sempre per sentiero al sottostante piazzale denominato “Parlamento delle Streghe”.

Pochi metri sotto al parlamento imboccare una evidente traccia verso destra(di marcia)che porta in brevissimo tempo alla base della possente bastionata(dalla chiesetta 30 minuti in discesa).

In caso di innevamento sulla sommità, si può raggiungere la parete con avvicinamento escursionistico dal ventesimo tornante della Valstagna-Foza, oppure tramite il sentiero Pierino della Zuanna dal tornante 2 oppure dalla falesia della “Val Frenzela” percorrendola interamente alla sua base fino alla fine e imboccando una vecchia traccia orizzontale(vari ometti) prestando attenzione ad alcuni tratti un poco esposti; tale traccia costeggia l’imponente bastionata in tutta la sua lunghezza.In circa 30 min. si arriva alla base della parete.

Pubel tracciati aggiornata

 

 

 

 

 

 

Nella foto "X sempre X" è la via più a destra

 

 

 

 

 

 

 Via “X sempre X”

Nome della via tradotto in “Per sempre X” dedicata al cagnolino di Valerio Ranzato(per l’appunto di nome X) perso alla pendici della parete.

Ultimata nel Febbraio 2018 e aperta in più riprese dal basso da:

Francesco Leardi         C.A.A.I. Gruppo Orientale

Coadiuvato da:

Francesco Moscato     C.A.I. Padova

Giacomo Bergamin     C.A.I. Cittadella

Valerio Ranzato           C.A.I. Camposampiero

Prima ripetizione:Stefano Casarotto e Francesco Leardi 17/02/18

L’ itinerario, il quarto della parete, attacca circa 50 metri a destra e più in alto della Via il “Re…Spiro delle Streghe” ed è la prima che si incontra della bastionata.

Inizialmente si svolge sul vertiginoso spigolo per poi aggirare gli strapiombi e portarsi a sinistra confluendo su “Re…Spiro delle Streghe”.

Via totalmente attrezzata a spit da 10 mm. e qualche chiodo normale; L’itinerario è stato ripulito ma comunque richiede ancora attenzione per qualche tratto instabile e richiede una buona capacità alpinistica.

Via molto bella sempre in grandissima esposizione e di notevole interesse per le vertiginose traversate.

Roccia nel complesso da buona a ottima, solo qualche tratto friabile.

Il tipo di salita è simile alla contigua “Re…Spiro delle Streghe” ma più difficile.

Il primo tiro era stato oggetto nel 2017 di ricognizione e attrezzatura da parte di Paolo Paia e Giacomo Bergamin.

Difficoltà: fino al 6c+ (oppure 6a/A0)obbligatorio 6a/6a+

Sviluppo: 280 m. compresi gli ultimi 3 tiri di “Respiro….delle Streghe”.

1)Risalire delle fessurette e poi verso destra superare un piccolo strapiombetto portandosi a destra alla sosta(6a).S1.20 m.

2)direttamente fin sotto un tettino(5c)uscendone a sinistra(6a)poi verticalmente e quindi a sinistra alla sosta(5a/5b).S2.25 m.

3)Risalire sul gradino sopra la sosta e quindi salire in leggero obliquo a destra arrivando su un buon gradino(5c).Salire direttamente ad un altro comodo gradino(5c/6a).

Innalzarsi direttamente su una placchettina e superare quindi il successivo diedrino uscendone a sinistra(insieme di 6a/6a+ sostenuto).Dalla lista risalire verso un enorme blocco staccato(ma stabile) e traversare a sinistra alla comoda sosta(5a).S3.40m.(attenzione tiro molto continuo su contenute difficoltà da fare prestando attenzione ad alcuni blocchi apparentemente instabili, spittatura ottima;prestare attenzione allo scorrimento delle corde).

4)Ritornare al blocco a destra e risalire un breve saltino ad un comodo gradino(6a).

Superare la difficile placchettina gialla(6b)e per fessure salire con bella arrampicata verso il tetto (6a/5b/5c).

Salire a sinistra per una bellissima e rugosa placca sostando sotto il tetto.

S4.30 m.

5)scendere leggermente su roccia rugosissima e cominciare l’espostissimo traverso a sinistra fino al suo termine su un gradino(5c/6a).Innalzarsi direttamente e quindi cominciare il traverso su splendide gocce con leggeri innalzamenti e una decisa risalita alla sosta(insieme di 6b/6c piuttosto sostenuto).

S5.30 m.libro di via.Sosta comoda ma espostissima.Attenzione allo scorrimento delle corde.

6)A sinistra e poi verticalmente per lo splendido muro molto sostenuto con un paio di impegnativi obbligatori (6a/6c+).

Superare il tettino e pervenire alla esposta sosta su piccoli gradini.S6.30 m.

7)Su rocce facili salire ad una clessidra e quindi traversare orizzontalmente alla sosta 7 di “Respiro….delle Streghe”(facile 3).S7.15 m.

Ora seguire gli ultimi 3 tiri di “Respiro…..dell Streghe”(difficoltà fino al 6b)e pervenire alla sommità.

n..b.: E’ stata modificata la S9 di quest’ultima via che è stata abbassata sul comodo terrazzino posto sotto la vecchia sosta che era sul filo di spigolo.

Discesa:Dalla sommità salire in leggero obliquo verso sinistra(ometti) imboccando evidenti tracce sempre a sinistra di una piccola paretina; arrivare ad una vecchia traccia che si segue per una ventina di metri verso destra(di marcia) pervenendo ad un bellissimo ripiano erboso con meraviglioso panorama.

Risalire facilmente la dorsale soprastante seguendo il bosco(dorsale che fa da spartiacque tra due versanti) incontrando anche una trincea ed una postazione militare.

Uscire dal bosco e per il bel pascolo soprastante ritornare alla strada sterrata e alla chiesetta di San Francesco(dall’uscita della via circa 20/30 min.). 

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