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MONTE PUBEL e MONTE CORNONE - Due nuove vie

Venerdì, 24 Marzo 2023 21:47

MONTE PUBEL O CROCE DI SAN FRANCESCO m.1122

PILASTRO DEL “GENERALE”

In nero il tracciato della via Il gioco degli equilibriIn nero il tracciato della via Il gioco degli equilibri

 

Solare pilastro ben visibile percorrendo la statale della Valsugana SP47 da Bassano a Trento già in prossimità dell’abitato di Solagna e ben distinguibile salendo per la strada che sale da Valstagna a Foza.

Il pilastro è posizionato sulla destra della Parete del Sole Nascente diviso da questa, sulla sinistra, da una rampa-canale percorsa dall’accesso alle vie della suddetta bastionata.

Sulla destra del pilastro si snoda invece il sentiero attrezzato PDZ (Pierino della Zuanna) che dal fondo della valle parte dal tornante 2 della strada Valstagna-Foza in località Lebo e sale alla sommità del Pubel.

Il pilastro è denominato “del Generale” in riferimento alla panchina posta sulla sommità (dove arrivano la via ed anche il sentiero PDZ) denominata appunto “Panchina del Generale”, posto panoramico superbo e ideale per sosta relax alla fine della via.

Accesso: dalla Strada Statale della Valsugana portarsi a Valstagna e prendere la strada a tornanti che la collega con Foza. Al tornante numero 20 parcheggiare e prendere una traccia (bollini rossi) che in leggera salita e vari saliscendi incrocia alla galleria di QUOTA 812 il sentiero attrezzato PDZ. In quel punto seguire la traccia che, rasentando la parete e passando a fianco di due caverne di guerra e di una struttura di ricovero diroccata, conduce alla targa del punto di partenza della via. Dal 20° tornante 35 minuti circa.

 

 

Via  “Il gioco degli equilibri”

Aperta in più riprese e dal basso nell’autunno 2022

Francesco Leardi         C.A.A.I. Gruppo Orientale

Fausto Maragno           C.A.I.    Camposampiero

Jimmy Rizzo                 C.A.I.    Marostica

Prima libera: Mauro Florit  C.A.A.I. Gruppo Orientale il 7/12/2022

L’itinerario segue il bellissimo pilastro che si sviluppa a destra della via “Uomini senza tempo” e a sinistra di “Signorino pensionato”.

Converge sul sesto tiro di “Uomini senza tempo” che poi si segue fino alla sommità.

Via totalmente attrezzata a spit da 10 e qualche chiodo normale. L’itinerario è stato ripulito ma comunque richiede una certa capacità alpinistica.

Roccia nel complesso buona e nei primi tiri ottima.

Il gioco degli equilibri Prima libera Quarto tiroIl gioco degli equilibri Prima libera Quarto tiroIl gioco degli equilibri Prima libera Sul secondo tiroIl gioco degli equilibri Prima libera Sul secondo tiro 

Difficoltà: 6a obbligatorio (in libera difficoltà fino al 6c). Nella relazione si indica il grado massimo del tiro.

Sviluppo: circa 285 m.

1) Salire la rampetta e il verticale muretto successivo (6a).S1. 20 m.

2) A sinistra della sosta poi verticalmente prima una lama poi paretina verticale(6b/c).S2. 30 m.

3) A sinistra strapiombetto poi ulteriori strapiombi e placchette di equilibrio e astuzia (6b/c). S3. 35 m.

4) Diedro slabbrato con spostamenti complessi poi traverso a sinistra quindi diretti e poi ad un ballatoio a sinistra (6c).S4. 35 m.

5) Verticalmente per placchettine e diedrini alla sosta (5c/6a). S5. 20 m.

6) Tiro di trasferimento.Traversare a destra seguendo la linea degli spit e cordoni su zona roccioso-erbosa e dopo una cengetta pervenire alla sosta sotto una verticale paretina. S6. 35 m. Facile ma con erba ora anche attrezzato con una corda fissa.

7) Diritti per una serie di saltini continui intervallati da cengette con arrampicata verticale e ben protetta. A sinistra per una ulteriore bianca paretina e pervenire alla sosta alla base del pilastro terminale (6a/b sostenuto). S7. 35 m.

8) A destra per un breve saltino poi lungamente in verticale con arrampicata delicata (6a passi di 6a+ con spittatura distanziata). S8. 35 m.

9) Diritti fino sotto allo strapiombo che si supera uscendo a sinistra e poi verticalmente per saltini all’inizio ancora non facili e via via più semplici giungendo alla fine della via (6b). S9. 40 m.

Discesa (anzi risalita): Dall’ultima sosta risalire verticalmente il facile boschetto (corda fissa) e salire una rampetta a sinistra al cui termine si è poco distanti dal libro di via della “Misura del tempo”. Per tracce e saltini rocciosi alla panchina del Generale dalla quale si affronta il ritorno all’auto seguendo il sentiero attrezzato PDZ (prestare attenzione).

 

CANALE DEL BRENTA

Monte Cornone (m.1065)

Parete Sud

Tracciato Il fantasma della menteTracciato Il fantasma della mente

 

 

Solare parete ben visibile percorrendo la statale della Valsugana SP47 da Bassano a Trento già in prossimità dell’abitato di Solagna che rimane però nascosta alla vista salendo per la strada che collega Valstagna a Foza.

La parete presenta una compatta sezione iniziale per svilupparsi verso alto in un ardito pilastro che porta al culmine del promontorio roccioso che scende dalla cima del Monte Cornone.

L’accesso è assai semplice e breve, in un ambiente aspro e molto suggestivo.

Posteggiata l’auto al diciassettesimo tornante della strada Valstagna-Foza si imbocca il segnalato sentiero per la galleria del generale Graziani. Al bivio che conduce alla galleria ed anche alla falesia omonima, imboccare a destra l’evidente sentiero che scende verso il fondo valle seguendolo brevemente fino a quando si incrocia il segnavia 781 che porta al monte Cornone. A destra in basso si nota la casara dei Tambiei (m 589). Risalire ora il fondo della Val Smira con ampie svolte individuando vecchie postazioni militari della grande guerra. Pervenire ad una zona pianeggiante in prossimità di una ulteriore postazione in grotta prima dell’impennata del sentiero in una profonda forra.

Risalire 10 metri a destra della grotta e si è alla partenza (20/30 minuti da Piangrande).

 

 

 

Via “Il fantasma della mente”

Aperta in più riprese e dal basso nel Gennaio 2023 da:

Francesco Leardi         C.A.A.I. Gruppo Orientale

Mauro Florit                 C.A.A.I. Gruppo Orientale

Jimmy Rizzo                C.A.I.    Marostica

Fausto Maragno          C.A.I.    Camposampiero

Difficoltà: 6a+ obbligatorio e A0 (in libera difficoltà fino al 7a). Nella relazione si indica il grado massimo del tiro.

Sviluppo: circa 240 m.

Cornone primo tiroCornone primo tiroCornone terzo tiro in aperturaCornone terzo tiro in apertura

Stupenda salita che sfrutta una serie di placche e fessure iniziali che si insinuano nella fascia rocciosa iniziale. Quindi massima esposizione sul pilastro con l’ultimo regalo della placca finale.

1) Salire facilmente in direzione della sosta sulla verticale della partenza per saltini erbosi. S1. 20m.

2) Innalzarsi per un breve diedrino e una successiva placca delicata verso sinistra (6b). S2. 25m.

3) Orizzontalmente a sinistra per imboccare una fessura via via sempre più strapiombante (6a+ e A0 oppure 7a). S3. 30m.

4) A destra per una bella placca compatta con una difficile sequenza, poi più facile. Una breve rampetta erbosa (corda fissa) porta al bel terrazzo (6b+). S4. 30m.

5) A sinistra lungo la fessura e dall’ultimo spit traversare a destra per superare un breve saltino. Alcuni metri in ascesa conducono alla sosta alla base del pilastro (6a+). S5. 25m.

6) A sinistra e poi verticalmente per la bella parete a striature orizzontali. Al suo termine traversare orizzontalmente a sinistra aggirando un pilastro (6c). S6. 35m.

7) Innalzarsi sopra la sosta e quindi verticalmente per alcuni metri.Traversare a destra e quindi di nuovo in verticale in sosta (6b). S7. 20m.

8) A destra in leggera ascesa e salire poi verticalmente ancora salti tra fasce rocciose. Dall’ultimo ristabilimento proseguire in verticale alla sosta più facilmente (6b). S8. 35m. In questa sosta si è al culmine del pilastro.

9) Breve e facile trasferimento verso destra ad una sosta alla base della placconata finale. S9. 10m.

10) Salire in obliquo verso destra quindi un breve tettino e poi per placchette verso destra sul filo di spigolo giungere alla sommità della parete su un magnifico ballatoio (6c+). S10. 35m.

Cornone secondo tiro in aperturaCornone secondo tiro in apertura

 

Discesa opzione A

Risalire in direzione della vetta del monte Cornone per antiche tracce militari. Si incontra una postazione che altri non era che “la civetta” e cioè la stazione di arrivo di una teleferica.

Incontrare il sentiero (segnavia 781) che porta alla cima. Da tale punto è possibile in pochi minuti arrivare alla croce di vetta del monte Cornone, salita che raccomando vivamente per la bellezza dell’ambiente.

Dalla cima ritornare al punto di incontro del sentiero con l’uscita dell’itinerario alpinistico e percorrere orizzontalmente e lungamente lo stupendo sentiero che fiancheggia la falesia Ori-Biasia in ambiente idilliaco tra ampie vedute sulle vallate circostanti. Alla fine della falesia prestare attenzione perché il sentiero prosegue verso la contrada Biasia e non va seguito. Scendere invece alcuni gradini rocciosi verso la valle e quindi riprendere ora verso sinistra (di marcia) una ulteriore traccia (sempre segnavia 781) prima orizzontale quindi in discesa che si snoda sotto e parallelamente alla falesia. Pervenire alla sommità della profonda forra che si notava dall’attacco della via.

Scenderla (prestare attenzione, è sentiero ma piuttosto esposto) ammirando le geniali strutture militari della grande guerra.

Pervenire nuovamente alla base della parete e a ritroso al parcheggio a Piangrande (1 h. circa dalla vetta del monte Cornone).

 

 

Discesa opzione B

E’ una possibilità che riduce notevolmente il tempo di discesa. Scoperta valorizzando una antica traccia della guerra 15/18 che abbrevia di circa 20’ la discesa evitando però la remunerativa ascesa alla cima del Cornone. Dalla postazione “la civetta” imboccare verso sin. (faccia a monte) una evidente traccia militare che porta ad un ulteriore baraccamento della guerra e quindi al sentiero 781 poco sopra alla forra di discesa (40’ circa dalla sommità della via).

1960