Bivacchi

Club Alpino Accademico Italiano
Lunedì, 16 Ottobre 2017 18:29

 

Come la tecnologia abbia portato benefici all’innalzamento dei livelli arrampicatori e/o alpinistici

Questo il tema del Convegno Nazionale 2017 del CAAI.

Con una tersa giornata di fine settembre Teolo ha accolto il Convegno
Nazionale del CAAI 2017.

Dopo il saluto delle autorità, dei numerosi ospiti tra cui direttori
delle Scuole di Alpinismo del Convegno Veneto, il presidente generale
Rampini, ringraziato i colleghi del Gruppo Orientale per l' ottima organizzazione,

ha tenuto la relazione morale dell’esercizio, allargata
all’intero triennio 2015/2017 essendo ormai a fine mandato.

La sapiente conduzione di Vinicio Stefanello ha permesso poi di
articolare al meglio le relazioni programmate ed i successivi
interventi del pubblico. Alpinismo e tecnologia, questo il tema del
Convegno, tanto sintetico nella sua enunciazione quanto complesso
nelle sue molteplici sfaccettature e nelle implicazioni non sempre
semplici da individuare.

Giuliano Bressan, per tanti anni Presidente del Centro Materiali e Tecniche
del CAI, ha trattato il tema dello sviluppo dei materiali e delle
tecniche di arrampicata, portando le esperienze concrete di anni di
prove e sperimentazioni di laboratorio, giungendo alla conclusione
che le normative assicurano l’adeguatezza dei materiali ma la loro
efficacia concreta ai fini della sicurezza dipende poi dal modo con
cui vengono impiegati e, alla fine, quindi, dalla conoscenza,
capacità ed esperienza degli utilizzatori.

Marco Furlani ha poi illustrato con una carrellata di immagini
l’evoluzione dei materiali e delle salite in ambiente dolomitico,
mentre Romano Benet ha portato la propria esperienza relativamente
all’utilizzo dei materiali tecnologicamente più avanzati in
ambiente d’alta quota, analizzando tra l’altro il nuovo fenomeno
degli acclimatamenti a secco mediante l’utilizzo di tende
pressurizzate, disponibili sul mercato a prezzi più che accessibili
e che danno l’illusione di poter “saltare” la fase di
acclimatamento in loco. Già si sono viste le conseguenze nefaste di
questo modo “artificiale” di approcciarsi all’alta quota.

Il dr. Cagnati di Meteo Arabba ha poi delineato una interessante analisi
delle fonti di siti meteorologici disponibili sul web, tracciando una
distinzione netta tra i siti che si avvalgono esclusivamente dei
modelli matematici di previsione e giungono a previsioni anche
ultrasettimanali ed i siti invece professionali, dove i dati forniti
dai modelli matematici vengono integrati e rielaborati dai previsori,
tenendo conto dell’esperienza e della conoscenza dei singoli
territori. Le previsioni professionali non possono coprire periodi
superiori ai 2/3 giorni e oggi non sono ancora in grado di prevedere
con precisione il fenomeno “temporali”, che è una delle
variabili di maggior importanza nella previsione soprattutto nelle
aree dolomitiche e in particolare nella stagione estiva.

Meteo Arabba sta testando un nuovo sistema in questa direzione, con griglie
chilometriche e anticipi ragionevoli sulle singole microaree.

Infine Alessandro Gogna, con la consueta acutezza di analisi, ha trattato il
tema del rapporto tra impresa e immagine della stessa e le spinte che
spesso il web determina nel comportamento degli alpinisti. In
particolare di quelli di punta e sponsorizzati, per i quali il
racconto e soprattutto l’immagine come prova sono elementi che
spesso assumono importanza anche superiore all’impresa effettuata e
rappresentano uno stimolo che non di rado è in grado di drogare la
prestazione e spingerla a livelli a volte anche di pericolosità
estrema.

Il testo integrale delle relazioni verrà pubblicato sull’Annuario
CAAI.

Nel corso del convegno è stata attribuita una targa di riconoscimento

al socio Giuliano Bressan, insignito di recente della medaglia d’oro del CAI,

ed ai soci Romano Benet e Nives Meroi per il coronamento del loro percorso di
salita dei 14 Ottomila in coppia, senza ossigeno e senza portatori,
un’impresa che onora il CAAI e tutti i soci e che viene riassunta
nella targa con queste parole: Salendo i 14 Ottomila in
coppia e con purezza di stile avete testimoniato che si può ancora
sognare.

Dopo un interessante dibattito animato tra gli altri da Maurizio Giordani
e Pietro Crivellaro, il convegno si è concluso con la Cena sociale.

Domenica 1 ottobre diversi soci si sono ritrovati a Rocca Pendice per
arrampicare in compagnia.

Domenica, 15 Ottobre 2017 18:26

A metà ottobre sono state installate apparecchiature radio di emergenza nei nostri bivacchi Alberico-Borgna al Col de laFourche e Ettore Canzio al Colle delle Jorasses nel Comune di Courmayeur.

Questa importante dotazione di sicurezza è stata possibile nell'ambito del Progetto Europeo n. 342 PrevRiskHauteMontagne del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Francia Alcotra 2014-2020.

La Fondazione Montagna Sicura ha provveduto all'installazione con squadra tecnica coordinata dalla GA Alex Campedelli e con la supervisione di Carlo Barbolini.

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Sabato, 23 Settembre 2017 20:20

ALPINISMO E TECNOLOGIA

Come la tecnologia abbia portato benefici all'innalzamento

dei livelli arrampicatori e/o alpinistici.

il tema del Convegno Nazione 2017 organizzato dal Gruppo Orientale

a Teolo di Padova il 30 settembre/ 1 ottobre 2017.

 

Moderatore:

Vinicio Stefanello (Planet Mountain)

Relatori:

Giuliano Bressan

Marco Furlani

Romano Benet

Anselmo Cagnati

Alessandro Gogna

 

 

 

Lunedì, 18 Settembre 2017 09:59

Il Bivacco Dalbianco del CAAI è nuovamente aperto dopo i lavori di manutenzione straordinaria eseguiti a metà agosto 2017 dalla ditta Barbolini di Firenze ed è utilizzabile dagli alpinisti come base di appoggio per le salite nel Gruppo della Marmolada.

http://www.planetmountain.com/it/notizie/alpinismo/bivacco-dal-bianco-al-passo-ombretta-in-marmolada-completati-i-lavori-di-manutenzione.html

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Lunedì, 18 Settembre 2017 09:22

Gian Luca Cavalli, Marcello Sanguineti e Michele Focchi, in spedizione con Daniele Nardi ed altri, raccontano le loro avventure alpinistiche dellagosto scorso in questa regione montuosa contestata fra India, Pakistan e Cina e fino ad ora interdetta agli stranieri.

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Lunedì, 18 Settembre 2017 09:14

 

Gian Luca Cavalli, Marcello Sanguineti e Michele Focchi, in spedizione con Daniele Nardi ed altri, raccontano le loro avventure alpinistiche dellagosto scorso in questa regione montuosa contesta fra India, Pakistan e Cina e fino ad ora interdetta agli stranieri.

Sabato, 02 Settembre 2017 18:05

 

Accademico e Socio Onorario del CAI, è stato alpinista di
punta tra gli anni cinquanta e settanta aprendo grandiose vie di massima
difficoltà sulle Dolomiti (soprattutto nei Gruppi di Brenta, Marmolada e Civetta).
Lo ricordiamo anche per la prima salita della Torre Sud del Paine in Patagonia
e per la prima italiana alla Parete Nord dell’Eiger.

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2017/09/01/news/e-morto-lo-scalatore-armando-aste-1.15797590?refresh_ce

 Ecco il link con un interessante sito su Armando Aste, curato da alcuni amici del grande scalatore scomparso:

http://www.armandoaste.it/

 

 

Venerdì, 01 Settembre 2017 11:46

Sabato 9 e Domenica 10 settembre 2017 il Gruppo Rocciatori Val di Sea ed il CAI Torino, con il
patrocinio della Regione Piemonte e l’adesione del Club Alpino Accademico
Italiano, propongono una due giorni di escursioni, arrampicate e incontri
formativi per riscoprire le bellezze naturali del Vallone di Sea.

Il programma completo della manifestazione al seguente link:

https://www.caitorino.it/news/2017/07/24/sea-vive-il-raduno-del-9-e-10-settembre/

Ricordiamo che il CAAI ha dato il proprio sostegno ideale ed economico all’opera di recupero

e valorizzazione del patrimonio di vie storiche di eccezionale importanza nel Vallone di Sea.

 

Giovedì, 17 Agosto 2017 11:20

 

 

Vuoi regalare o regalarti un volume da leggere tutto d’un
fiato e magari da meditare?

Finalmente sono disponibili al pubblico gli ANNUARI del Club
Alpino Accademico Italiano.

Le grandi firme dell’alpinismo italiano propongono contenuti
di sicuro interesse storico, con relazioni di nuove ascensioni e report
alpinistici su zone Alpine ed extra europee.

Maggiori informazioni sul contenuto delle pubblicazioni nei link seguenti:

Annuari CAAI dal 1981 al 1999

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Disponibili anche in confezione regalo.

Al link :

https://www.ideamontagna.it/librimontagna/catalogolibrimontagna.asp?col=Accademico

l’elenco completo dei volumi disponibili, con l’anteprima degli articoli pubblicati.

Giovedì, 10 Agosto 2017 15:53

 

L'art 8 del Regolamento generale del CAI definisce le caratteristiche del SOCIO ONORARIO:

"deve avere acquisito alte benemerenze nella diffusione della conoscenza o nella frequentazione delle montagne o a favore del Club alpino italiano, l’avere cioè svolto una effettiva attività collaborativa, personale e disinteressata, nell’ambito della struttura centrale e di una o più strutture periferiche,e l’aver contribuito con esemplare efficacia alla conoscenza e alla condivisione delle finalità istituzionali del Club alpino italiano".

In allegato l'elenco dei soci CAAI che nel tempo sono stati nominati Soci Onorari del CAI fino al 2018.

Nel 2018 viene nominato socio onorario Mariano Frizzera: è il trentesimo accademico che riveste questa qualifica. Il Club Alpino Accademico è di gran lunga la Sezione che ha maggiormente contribuito a questa categoria speciale di soci CAI.

 

Martedì, 11 Luglio 2017 15:02

 

Ecco le ultime news della spedizione di Luca Schiera, Simone Pedeferri e  Federica Mingolla

alla ricerca delle pareti ideali

 

Kondus, 10 luglio 2017

Siamo arrivati una settimana fa nella Sherpi valley (zona Kondus) e abbiamo fatto un comodo campo base direttamente fuori dall'ultimo paese, poco prima del ghiacciaio. Il primo giorno abbiamo fatto un giro fino alla fine della valle per vedere tutte le pareti e abbiamo trovato varie possibili linee di salita.

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È stato difficile quantificare l'altezza delle montagne dato che nessuno ha
ancora arrampicato lì e non ci sono nomi o quote.

Siamo partiti subito per la prima via, dopo un tentativo fallito causa pioggia.
Abbiamo salito 400m (quota 4000m circa) e ad un terzo di via siamo scesi. La
roccia è completamente diversa da come sembra. Non ci sono fessure nette, ed è
sempre molto sabbiosa.

Dopo questo tentativo ci siamo resi conto che anche le altre vie che avevamo in
mente hanno la stesso problema. Quindi abbiamo deciso di cambiare zona e di
tentare qualcosa all'incrocio tra due grandi valli: una linea più corta di
fessure parallele strapiombanti su roccia grigia. Il risultato è stato lo
stesso. Siamo scesi e abbiamo deciso di cambiare velocemente programma. Ci
siamo divisi ed io insieme all'ufficiale di collegamento siamo tornati a Skardu


per vedere un'altra possibile zona, mentre Simo e Fede stanno guardando le possibilità nella Lachit valley. Domani ci troveremo di nuovo insieme al campo e decideremo cosa fare in base a quello che avremo visto. Abbiamo ancora dieci giorni pieni di arrampicata e siamo sicuri di trovare da qualche parte le pareti che cerchiamo.

 Fotografie della spedizione (c)

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AGGIORNAMENTO dalla spedizione

Siamo tornati a casa dopo poco meno di un mese in
Pakistan. A metà abbiamo cambiato i programmi causa meteo insolito e roccia
brutta, spostandoci dalla Kondus alla Kiris valley
.

Anche in questo caso, incredibilmente, siamo stati i
primi visitatori di questo posto: abbiamo trovato una bella parete di granito
alta 800m e in tre giorni di tempo perfetto abbiamo aperto una via con
difficoltà fino al 7b e A1, a quota 4900m. Subito dopo sono tornate le piogge
monsoniche e abbiamo iniziato a scendere verso valle, prima a piedi poi in due
lunghi giorni in jeep sulla Karakorum Highway fino ad Islamabad dove si è
concluso il nostro viaggio.

https://www.montagna.tv/cms/111330/nuova-via-in-pakistan-per-i-ragni-il-racconto-di-luca-schiera/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Venerdì, 16 Giugno 2017 19:08

La cittadina romagnola di San Leo ha ospitato il Convegno di primavera del Gruppo Orientale sabato e domenica 10/11 giugno.

Sabato si è tenuta l’Assemblea dei soci e il Convegno con il seguente tema: Storia, evoluzione e
sviluppo dell’alpinismo locale anche se lontano dalle grandi pareti.

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I relatori Moravio del Gaia, Pierpaolo Mazzotti, Paola Virginia Gigliotti e Samuele Mazzolini hanno messo in evidenza come sia possibile fare dell’alpinismo di alto livello anche in questa area, come sia possibile trapiantare idee e soluzioni praticate nelle Alpi anche su montagne
di modesta altezza e come a volte anche la presenza di un accademico possa essere l’elemento catalizzatore per dar vita a un vero e proprio movimento di alpinisti. Hanno pure evidenziato come sia stato un alpinismo libero e senza rivalità.

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Nel corso della riunione sono stati presentati i nuovi ammessi 2017 Heinz Grill e Ivo Maistrello.

Il Gruppo si è poi complimentato con il socio Giuliano Bressan, insignito di recente della medaglia d’oro del CAI.

Durante il weekend i partecipanti hanno potuto arrampicare sulle pareti della zona. Gettonata in particolare la Via Maestri/Alimonta alla Rocca di San Leo, espressione di una figura di alpinista estroso e controverso e monumento storico di un periodo dell’alpinismo che ci sembra oggi ben più lontano dell’effettivo mezzo secolo trascorso dall’apertura. Un’esperienza in ogni caso vissuta con interesse dagli amanti della storia dell’alpinismo.

 

 

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