Sergio Martini, il secondo italiano ad aver completato la salita dei 14 Ottomila, ricorda la spedizione che lo portò in vetta al K2
per il versante Nord. Luci vivissime ma anche ombre inquietanti sul clima umano di quell'esperienza.
Leggi l'intervista su Montagna TV al link seguente:
I maggiori quotidiani hanno riportato la notizia che il governo nepalese da ora in avanti vieterà agli alpinisti
di tentare di raggiungere la vetta dell’Everest senza essere accompagnati da una guida.
Il provvedimento sarebbe motivato dall’eccessivo numero di decessi tra coloro che programmano quella scalata in autonomia.
La motivazione è sconcertante.
Una interessante analisi del socio Carlo Alberto Pinelli
Responsabile dell’Asian Desk di Mountain Wilderness International
Leggi l'intero articolo al link seguente, per gentile concessione de " L'osservatorio per la Libertà".
http://osservatorioliberta.it/everest-solo-con-guide-1320
Monte Pubel
Via “Alpinisti senza Rolex”
Ultimata nel Dicembre 2017 e aperta in più riprese da:
Francesco Leardi C.A.A.I. Gruppo Orientale
Coadiuvato da Francesco Moscato C.A.I. Padova
Giacomo Bergamin C.A.I. Cittadella
Valerio Ranzato C.A.I. Camposampiero
Da sinistra: Alpinisti senza Rolex - A..spittando il Giro - Re...Spiro delle streghe
L’annuale Assemblea autunnale dei soci del CAAI Gruppo Orientale si è tenuta domenica 3 dicembre presso la Sezione CAI di Bassano del Grappa,
il cui Presidente ha fatto gli onori di casa, coadiuvato da Antonio Gnoato, accademico e socio della Sezione medesima.
L’assemblea è stata organizzata dalla Presidenza del Gruppo, formata da ARTURO FRANCO CASTAGNA Presidente
e dai Vicepresidenti FRANCESCO LEARDI e CRISTIANO PASTORELLO.
Esperite le formalità di rito e le comunicazioni della presidenza il socio Carlo Barbolini ha intrattenuto una platea folta ed attenta con le immagini dei lavori
di ristrutturazione effettuati su alcuni bivacchi di proprietà del CAAI: Martinotti nel Gruppo del Gran Paradiso, Fourche, Canzio, Hess e Brenva nel Gruppo del Monte Bianco
e infine Bivacco Dal Bianco nel Gruppo della Marmolada.
Graditi ospiti i fratelli e la sorella di Marco dal Bianco e Franco Gasparella in rappresentanza del Gruppo Amici di Marco Dal Bianco.
Un riconoscimento alla carriera è stato tributato al socio Giacomo Albiero, in ricordo delle sue memorabili scalate e della assiduità con cui per decenni ha partecipato all’attività della Sezione.
Sono seguiti gli adempimenti istituzionali, tra i quali il rinnovo delle cariche sociali, che ha visto l’elezione di un consiglio direttivo completamente nuovo,
non essendosi ricandidato nessuno del precedente consiglio.
La nuova Presidenza, il cui mandato è di tre anni, risulta formata da CARLO BARBOLINI Presidente, GIULIANO BRESSAN e MARCO FURLANI Vicepresidenti.
Come la tecnologia abbia portato benefici all’innalzamento dei livelli arrampicatori e/o alpinistici
Questo il tema del Convegno Nazionale 2017 del CAAI.
Con una tersa giornata di fine settembre Teolo ha accolto il Convegno
Nazionale del CAAI 2017.
Dopo il saluto delle autorità, dei numerosi ospiti tra cui direttori
delle Scuole di Alpinismo del Convegno Veneto, il presidente generale
Rampini, ringraziato i colleghi del Gruppo Orientale per l' ottima organizzazione,
ha tenuto la relazione morale dell’esercizio, allargata
all’intero triennio 2015/2017 essendo ormai a fine mandato.
La sapiente conduzione di Vinicio Stefanello ha permesso poi di
articolare al meglio le relazioni programmate ed i successivi
interventi del pubblico. Alpinismo e tecnologia, questo il tema del
Convegno, tanto sintetico nella sua enunciazione quanto complesso
nelle sue molteplici sfaccettature e nelle implicazioni non sempre
semplici da individuare.
Giuliano Bressan, per tanti anni Presidente del Centro Materiali e Tecniche
del CAI, ha trattato il tema dello sviluppo dei materiali e delle
tecniche di arrampicata, portando le esperienze concrete di anni di
prove e sperimentazioni di laboratorio, giungendo alla conclusione
che le normative assicurano l’adeguatezza dei materiali ma la loro
efficacia concreta ai fini della sicurezza dipende poi dal modo con
cui vengono impiegati e, alla fine, quindi, dalla conoscenza,
capacità ed esperienza degli utilizzatori.
Marco Furlani ha poi illustrato con una carrellata di immagini
l’evoluzione dei materiali e delle salite in ambiente dolomitico,
mentre Romano Benet ha portato la propria esperienza relativamente
all’utilizzo dei materiali tecnologicamente più avanzati in
ambiente d’alta quota, analizzando tra l’altro il nuovo fenomeno
degli acclimatamenti a secco mediante l’utilizzo di tende
pressurizzate, disponibili sul mercato a prezzi più che accessibili
e che danno l’illusione di poter “saltare” la fase di
acclimatamento in loco. Già si sono viste le conseguenze nefaste di
questo modo “artificiale” di approcciarsi all’alta quota.
Il dr. Cagnati di Meteo Arabba ha poi delineato una interessante analisi
delle fonti di siti meteorologici disponibili sul web, tracciando una
distinzione netta tra i siti che si avvalgono esclusivamente dei
modelli matematici di previsione e giungono a previsioni anche
ultrasettimanali ed i siti invece professionali, dove i dati forniti
dai modelli matematici vengono integrati e rielaborati dai previsori,
tenendo conto dell’esperienza e della conoscenza dei singoli
territori. Le previsioni professionali non possono coprire periodi
superiori ai 2/3 giorni e oggi non sono ancora in grado di prevedere
con precisione il fenomeno “temporali”, che è una delle
variabili di maggior importanza nella previsione soprattutto nelle
aree dolomitiche e in particolare nella stagione estiva.
Meteo Arabba sta testando un nuovo sistema in questa direzione, con griglie
chilometriche e anticipi ragionevoli sulle singole microaree.
Infine Alessandro Gogna, con la consueta acutezza di analisi, ha trattato il
tema del rapporto tra impresa e immagine della stessa e le spinte che
spesso il web determina nel comportamento degli alpinisti. In
particolare di quelli di punta e sponsorizzati, per i quali il
racconto e soprattutto l’immagine come prova sono elementi che
spesso assumono importanza anche superiore all’impresa effettuata e
rappresentano uno stimolo che non di rado è in grado di drogare la
prestazione e spingerla a livelli a volte anche di pericolosità
estrema.
Il testo integrale delle relazioni verrà pubblicato sull’Annuario
CAAI.
Nel corso del convegno è stata attribuita una targa di riconoscimento
al socio Giuliano Bressan, insignito di recente della medaglia d’oro del CAI,
ed ai soci Romano Benet e Nives Meroi per il coronamento del loro percorso di
salita dei 14 Ottomila in coppia, senza ossigeno e senza portatori,
un’impresa che onora il CAAI e tutti i soci e che viene riassunta
nella targa con queste parole: Salendo i 14 Ottomila in
coppia e con purezza di stile avete testimoniato che si può ancora
sognare.
Dopo un interessante dibattito animato tra gli altri da Maurizio Giordani
e Pietro Crivellaro, il convegno si è concluso con la Cena sociale.
Domenica 1 ottobre diversi soci si sono ritrovati a Rocca Pendice per
arrampicare in compagnia.
A metà ottobre sono state installate apparecchiature radio di emergenza nei nostri bivacchi Alberico-Borgna al Col de laFourche e Ettore Canzio al Colle delle Jorasses nel Comune di Courmayeur.
Questa importante dotazione di sicurezza è stata possibile nell'ambito del Progetto Europeo n. 342 PrevRiskHauteMontagne del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Francia Alcotra 2014-2020.
La Fondazione Montagna Sicura ha provveduto all'installazione con squadra tecnica coordinata dalla GA Alex Campedelli e con la supervisione di Carlo Barbolini.
ALPINISMO E TECNOLOGIA
Come la tecnologia abbia portato benefici all'innalzamento
dei livelli arrampicatori e/o alpinistici.
il tema del Convegno Nazione 2017 organizzato dal Gruppo Orientale
a Teolo di Padova il 30 settembre/ 1 ottobre 2017.
Moderatore:
Vinicio Stefanello (Planet Mountain)
Relatori:
Giuliano Bressan
Marco Furlani
Romano Benet
Anselmo Cagnati
Alessandro Gogna
Il Bivacco Dalbianco del CAAI è nuovamente aperto dopo i lavori di manutenzione straordinaria eseguiti a metà agosto 2017 dalla ditta Barbolini di Firenze ed è utilizzabile dagli alpinisti come base di appoggio per le salite nel Gruppo della Marmolada.
Gian Luca Cavalli, Marcello Sanguineti e Michele Focchi, in spedizione con Daniele Nardi ed altri, raccontano le loro avventure alpinistiche dell’agosto scorso in questa regione montuosa contestata fra India, Pakistan e Cina e fino ad ora interdetta agli stranieri.
Gian Luca Cavalli, Marcello Sanguineti e Michele Focchi, in spedizione con Daniele Nardi ed altri, raccontano le loro avventure alpinistiche dell’agosto scorso in questa regione montuosa contesta fra India, Pakistan e Cina e fino ad ora interdetta agli stranieri.
Accademico e Socio Onorario del CAI, è stato alpinista di
punta tra gli anni cinquanta e settanta aprendo grandiose vie di massima
difficoltà sulle Dolomiti (soprattutto nei Gruppi di Brenta, Marmolada e Civetta).
Lo ricordiamo anche per la prima salita della Torre Sud del Paine in Patagonia
e per la prima italiana alla Parete Nord dell’Eiger.
Ecco il link con un interessante sito su Armando Aste, curato da alcuni amici del grande scalatore scomparso: